E’ facile ritrovarmi a studio problematiche nella zone cervicale e che gli stessi pazienti siano tendenzialmente persone ansiose o che stiano passando un periodo di forte stress emotivo. Ma non è facile distinguere se la causa del dolore sia dovuto dall’ansia o che il dolore generi secondariamente uno stato d’ansia….bella domanda!
In questo articolo cercherò di dare delle chiavi di lettura che possano farci riflettere su questo dilemma.
Ansia
Essere in “Ansia” genera al nostro sistema nervoso uno stato di allerta. E’ un istinto primordiale ed è quello che nella preistoria ci metteva in fuga da un pericolo immediato. Questo generalmente aveva un impatto sull’organismo per un tempo limitato. Oggi le cose sono diverse. La nostra vita frenetica spinge il nostro corpo ad essere sotto ansia e stress per periodi molto lunghi e questo scatena sul nostro corpo degli eventi sgradevoli e ne sono tanti tra cui un irrigidimento dei muscoli della zona cervicale.
Ma vediamo quali sono i sintomi più comuni che ci può causare un stato prolungato di ansia:
tensione ai muscoli del collo
vertigini
cefalea muscolo tensiva
dolore diffuso
nevralgie
digrigno notturno dei denti
Quindi recandoci dal medico ed elencando i nostri disturbi è facile prescrivere una diagnosi di cervicale dovuta ad ansia ed è sicuramente vero che il problema di ansia e che sia quello a crearti uno stato di contrattura e infiammazione perenne al collo.
Ma se fosse l’inverso? Potrebbe il mio dolore cervicale portarmi uno stato di ansia?
Dolore Cervicale
Alcune volte può accadere che un dolore persistente al tratto cervicale può indurre uno stato di ansia che non ha un origine emotiva e capiamo il perchè.
La spiegazione più probabile è il rapporto e la grande vicinanza che c’è tra le prime vertebre cervicali estrutture nervose, come ad esempio il tronco dell’encefalo.
Uno stato di infiammazione della zona cervicale, è stato studiato, potrebbe “trasmettere” sollecitazioni al sistema nervoso, irritandolo e provocando sensazioni simili all’ansia anche se non abbiamo forti stress che ci arrivino dalla nostra vita quotidiana. Un problema, più di tutti e molto frequente è la sensazione di vertigine e sbandamento.
La sensazione di vertigine e sbandamento mina fortemente l’autonomia della persona, che quindi si spaventa e va in panico.
Tipicamente il percorso è questo:
la tensione dei muscoli cervicali fa iniziare la sensazione di sbandamento
la persona avverte mancanza di equilibrio, si spaventa e aumenta il suo stato di tensione emotiva
si irrigidisce ancora di più, a causa della tensione emotiva. Questo ovviamente auto-alimenta il problema
Questo è soltanto uno dei motivi per cui chi soffre di vertigini e sbandamenti, dovrebbe sempre portare avanti un buon percorso di rieducazione cervicale e posturale.
Risolto l’arcano? beh direi proprio di no. E’ tutto così intrecciato da essere molto difficile trovere una diagnosi precisa, perlopiù se questa situazione si protrae da molti anni, come quasi sempre accade.
Allora cosa posso fare?
Ti do una bella notizia… anzi due!
In primis, è utile iniziare un percorso di Rieducazione Posturale, da non confondere con la ginnastica posturale. La rieducazione trasferisce le basi, la respirazione, l’allungamento delle catene muscolari principali e dei relativi compensi muscolari regalandoti un assetto più in equilibrio ed armonioso, poi successivamente potrebbe andare bene iscriversi ad un corso di ginnastica posturale che ha altre finalità.
La seconda bella notizia è che puoi iniziare a fare tu qualcosa.
Iscrivendoti al prossimo corso di Mindfulness per la gestione dell'ansia e dello stress, potrai imparare e praticare autonomamente tecniche utili e acquisire una nuova filosofia di vita che ti aiuterà ad accogliere e elaborare meglio gli stimoli che la nostra vita quotidiana ci riserva.
Se pensi che continuando ad affrontare la vita come ha sempre fatto puoi avere risultati diversi, mi dispiace deluderti. La soluzione sta nell'effettuare i giusti cambiamenti per generare risultati diversi.
Dr Luca Zinco
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